CORRIDOIO ECOLOGICO DEL FIUME OGLIO


Il fiume Oglio e' stato riconosciuto quale componente prioritaria della Rete Ecologica Regionale (in sigla RER), strumento definito come "Infrastruttura prioritaria" nel Piano Territoriale Regionale (in sigla PTR) e come tale costituisce strumento fondamentale per la pianificazione locale. Con la Deliberazione n. 8/10962 del 30 dicembre 2009, la Giunta Regionale lombarda ha approvato il disegno definitivo di Rete Ecologica Regionale, aggiungendo l'area alpina e prealpina alla precedente Deliberazione che riguardava le sole aree di pianura. Successivamente con BURL n. 26 Edizione speciale del 28 giugno 2010 e' stato pubblicata la versione cartacea e digitale degli elaborati. La RER lombarda si basa sul concetto di polifunzionalita', con cio' rappresentando il prioritario strumento regionale per la difesa della biodiversita' e al contempo per la fornitura di servizi eco sistemici (sin'ora unico esempio di Regione che ha legiferato in materia a livello nazionale) in piena coerenza con gli obiettivi espressi dalla Strategia europea per la biodiversita'. Con la definizione ed approvazione della Rete Ecologica Regionale, Regione Lombardia ha inteso perseguire l'obiettivo strategico di tutelare, assieme alla biodiversita' ed al paesaggio, anche quegli elementi antropici identitari delle Comunità Locali. In tale ambito e con tali obiettivi strategici si situa e va inteso il "Corridoio ecologico principale del fiume Oglio". Coerentemente con quanto appena affermato, la Regione Lombardia ha recentemente introdotto nuovi articoli alla l.r. 86/83 (Legge quadro sulle aree protette regionali), circa le procedure da seguire nell'approvazione dei PGT relativamente all'applicazione dei principi enunciati nella RER. Infatti, durante la procedura di VAS del PGT o di sue varianti, dovra' essere considerata anche la RER e le relative indicazioni (dgr 10962/2009). La Provincia avra' la competenza di verificare l'adeguatezza dei contenuti del Piano Generale Territoriale rispetto alla dimensione ecologica della Rete Ecologica Regionale e della sua articolazione a scala locale, definendo se necessario, prescrizioni vincolanti al fine di consentire l'attuazione delle previsioni della stessa.
Per facilitare cio', il documento "Rete ecologica regionale e programmazione territoriale degli enti locali" prodotto da Regione Lombardia in accompagnamento al progetto di RER ed alle norme conseguenti, fornisce utili indicazioni per la composizione e la concreta salvaguardia della Rete nell'ambito dell'attivita' di pianificazione e programmazione di Province e Comuni. All'interno di tale quadro normativo, il fiume Oglio viene rappresentato come elemento prioritario della Rete Ecologica Regionale costituendo l'elemento connettivo della locale "Rete Ecologica di Valle Camonica" che e', di fatto, costituita dal sistema di Aree Protette che la compongono (Parco nazionale dello Stelvio, Parco regionale dell'Adamello, Riserve Naturali regionali e Parchi Locali di Interesse Sovra comunale -PLIS). All'interno di tali Aree Protette si collocano, quasi interamente, i cosi detti SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale) riconosciuti dall'Unione Europea come "Siti di Importanza Comunitaria" e facenti parte della cosi detta "Rete Natura 2000".
Si delinea cosi' per la Valle Camonica un quadro unitario pressoche' completo di "Sistema di protezione ambientale", praticamente unico nell'arco alpino. Tale "sistema" rappresenta oltre il 50% del territorio dell'intera Valle Camonica (696 Kmq di Aree Protette su un totale di superficie valliva di 1.271 Kmq). Si noti che da tale percentuale e' escluso il corridoio ecologico del Fiume Oglio che per sua natura giuridica, come gia' detto, non e' identificabile con una perimetrazione precisa, ma solo quale elemento di riferimento pianificatorio sovra locale da dettagliare volta per volta attraverso la redazione dei singoli PGT comunali.

Breve descrizione del fiume Oglio quale elemento prioritario della rete ecologica regionale ed asse di innervazione della "Rete Natura di Valle Camonica"
E' ll Fiume Oglio costituisce, con i suoi 280 km di lunghezza, il secondo affluente per importanza del Po, nel quale sfocia dopo aver attraversato le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Coincide con il confine occidentale del Parco dell'Adamello dal Comune di Ponte di Legno sino a Breno [BS] e rappresenta l'elemento naturalistico piu' importante del fondovalle alpino della Valle Camonica, che percorre per 81 km con una superficie di bacino imbrifero pari a l75.200 ha. L'0glio nasce presso l'abitato di Ponte di Legno [a l236 metri s.l.m.] dalla confluenza del Torrente Narcanello (le cui sorgenti sono nel Parco dell'Adamello, presso il Monte Castellaccio a 3l04 metri s.l.m.] e il Torrente Frigidolfo (le cui sorgenti sono in Valle delle Messi, sulle pendici del Corno dei Tre Signori a 3360 metri s.l.m.] e si immette nel Lago di lseo a quota 185 m s.l.m.

Il corso dell'Oglio si estende in direzione Nord-Sud, circondato da importanti gruppi montani (Ortles-Cevedale, Adamello, Re di Castello, Listino, Frerone, Orobie bresciane); buona parte del suo bacino imbrifero e' costituita da ghiacci perenni. Il regime idrologico e' tipicamente alpino, anche se l'andamento delle portate presenti negli alvei del corso principale e dei torrenti laterali e' costantemente regolato dall'attivita' di derivazione a scopo idroelettrico. Il fiume Oglio assolve, o meglio dovrebbe assolvere, a tutta la pluralità di funzioni proprie di un ecosistema fluviale efficiente. Tali funzioni si concretizzano attraverso una serie di servizi resi al territorio ed alle popolazioni locali, meglio definibili come "Servizi Ecosistemici". Una visione utilitaristica poco lungimirante, sedimentatasi soprattutto negli ultimi decenni, ha portato a riconoscere al fiume in via prioritaria la funzione di collettamento delle acque derivate al corso principale dalle sorgenti e dagli affluenti secondari, scaricandole verso valle. Oltre al collettamento delle acque "naturali" al fiume e' stata spesso affidata anche la funzione di collettamento delle acque nere, con conseguenze pesanti sul suo ecosistema e di conseguenza, piu' a valle, sull’ecosistema lacuale e su tutti gli ambiti a questo sottesi, sino al Mare Adriatico. Un fiume in equilibrio con i territori circostanti e', innanzitutto, un fiume geologicamente, idraulicamente e igienicamente sano e rappresenta un elemento strategico per la sicurezza delle popolazioni e non un elemento naturale al quale essere indifferenti o del quale addirittura avere paura. Ma la sicurezza geologica, idraulica e igienica del fiume non puo' essere ottenuta solamente attraverso opere di ingegneria idraulica o di depurazione degli affluenti; sono una pluralita' gli interventi che rendono l'ecosistema fluviale "intrinsecamente sicuro" e solamente con grande sensibilita', attenzione e scientificita' di intervento e' possibile ricavare il meglio dei "servizi ecosistemici" che il fiume puo' e deve dare.

La Comunita' Montana di Valle Camonica si e' posta l'obiettivo di un risanamento globale del Fiume Oglio al fine di rendere possibile la restituzione dello stesso ai servizi ecosistemici offerti. ll fiume Oglio e' l'interconnessione principale del corridoio ecologico regionale.

OBlETTIVl DA RAGGIUNGERE:
Qualita' delle acque: un fiume funzionale ed efficiente e' in grado di autodepurarsi agendo come un depuratore naturale altamente efficace e in grado di affinare i livelli di depurazione antropica ottenuta con processi biochimici, affinamento che altiimenti, oltrechè essere di difficile attuazione, necessiterebbe di costi aggiuntivi insostenibili alle comunità residenti.

Sicurezza igienica: un fiume con buone acque, oltre a rappresentare un vettore ecologico di grande significato estetico, rappresenta anche un elemento di sostegno ad attività economiche e ludiche tutt'altro che secondarie: agricoltura, ittiocultura, pesca dilettantistica, rappresentano solo i punti di inizio di una "filiera" dalla quale traggono giovamento numerosi altri elementi economici, con particolare riferimento al turismo.

Paesaggio: un fiume ben conservato, ordinato nelle sue componenti forestali di margine, percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta, rappresenta una "infrastruttura naturale" di pregio, in grado di riequilibrare, quasi da sola, l'intero fondovalle camuno, purtroppo costellato di interventi fortemente impattanti sul paesaggio e sui tessuti sociali.

Richiamo turistico: l'appeal turistico della Valle Camonica, globalmente intesa, impatta contro due elementi di forte negativita', immediatamente percettibili all'occhio di chi la percorre per la prima volta:
- l'impressione di forte disordine urbanistico data dal fondovalle [impressione ` amplificata dalla aggressiva pubblicita' stradale posta lungo la SS 42 e dalle numerose `·linee elettriche che vi si intersecano) che spesso impediscono il godimento dei mirabili paesaggi alpini.
- lo stato di abbandono in cui versa l'ambito fluviale del fiume Oglio.
Riportare il fiume a condizioni funzionali ed estetiche di qualita' significa anche porre . rimedio ad uno dei due principali fattori di degrado [reale e percepito) che sviliscono il territorio camuno. Recupero ecosistemico:il fiume Oglio rappresenta la principale componente ecosistemica di fondovalle in grado di mantenere elevata la permeabilita' ecologica dell'intera Valle Camonica con le altre vallate alpine e soprattutto con la pianura padana. Cio' signiñca, innanzitutto, sicurezza per le popolazioni animali e vegetali, contrasto alla penetrazione di specie esotiche potenzialmente invasive, se non addirittura pericolose per gli equilibri naturalistici e per le attivita' agricole locali (potenzialmente anche per la salute umana!), contrasto ai cambiamenti climatici in atto (fondamentale la capacita' termoregolatrice delle acque del fiume nel fondovalle e nell'ambito lacustre], elevazione della sicurezza biologica e quindi igienica per specie animali e vegetali (e anche per l'uomo). Per concludere, una gestione territoriale moderna, sensibile ed attenta agli equilibri naturali, oltreche' economici e sociali, deve saper riconoscere al fiume la pluralita' di funzioni che e' in grado di esercitare, enfatizzandone al massimo le potenzialita'; e questo l`obiettivo che il progetto "Rete Natura di Valle Camonica" pone al centro delle proprie azioni.